Clicca sulle immagini e sui titoletti e verrai collegato per approfondire l'argomento. Pace e bene! fr. Luciano

giovedì 2 dicembre 2010

Il dono della vita!

RIFLESSIONI SULLA VITA
BY FR. LUCIANO

            Il tema scelto in questo incontro e molto frequente ed attuale nei nostri tempi saper amare la vita. Le difficoltà, le tribolazioni, non riuscire a trovare il suo posto nella società, la sua realizzazione, la mancanza di lavoro, di affetto, di stima, porta un po’ ad abbandonarsi, a prendersela con la propria vita e a volte anche con il Signore, perché tutto questo, diciamo subito che non è facile dare una immediata risposta, ma a volta siamo anche noi a non compredere i valori e i doni che possiamo ricevere dalla vita, a volte si basiamo troppo sulle nostre forze e capacità e tralasciamo un pochino l’Amato, a volte ci rimaniamo male c’è la riprendiamo un’altra volta con tutti, da una parte e anche giusto per siamo persone vive e no sepolcri imbiancati, cioè vivi ma morte interiormente, ma deve finire li non ci deve pesare ne portarselo lungo i secoli, non dobbiamo bloccarci a questi limiti.
            Per amare la vita poi ci dovremo amare prima noi, nell’accetarci come con i nostri limiti e difficoltà, pocchezze e miserie, insieme alle doti che abbiamo, ai doni, alle meraviglie che il Signore ci ha donato, dobbiamo sentirci preziosi agli occhi di Dio, proprio per ciò che ha subìto per noi. Perché celebriamo le piaghe del Signore? Giusto per fare qualche preghiera o per rendegli grazie e lode? Ma nello stesso tempo ci dobbiamo sentirci bisognosi del suo amopre, dobbiamo sentirci i poveri del Signori, i cercatori di Dio, nel lebroso che è dentro di noi, con l’aiuto della preghiera, offrendo sacrifici di lode, Francesco è l’amante della vita per eccezione, è l’amante della creazione, per amare la vita devo amare l’altro e accettarlo con tutto se stesso, che mi sia simpatico o antipatico, ma lo devo stimare come figlio di Dio, non importa il rapporto che ho colui o se ho avuto una grande delusione, ma l’importante e vederlo con gli occhi di Dio.
            Non sprecchiamo il dono di una amicizia ad esempio per qualche parola di troppo perdoniamoci, conserviamo  l’amore che ci unisce, l’affetto, non diamo spazio al nemico che ci ostacola con cose di poco conto che a noi ci sembra di grande importanza, spendiamo la nostra vita con tutto se stessi e nei migliori dei modi e con tutte le sue capacità, di esempi ne abbiamo tanti l’eccezione e madre Teresa di Calcuta tutto da dire, e dando che si riceve il regno di Dio, dare non significa approffitarsi della persona, ma non tenersi il tesoro dentro di noi se so che ho un dono da donare, che sia la mansuetudine, che sia l’ascolto, che sia la bontà o che sia la pazienza la devo donare per il bene dei fratelli, e non farla morire, che gli altri la pensano come vogliono ma io devo dare il meglio di me stesso valorizzare ogni angolo della mia vita, e amarla con tutte le sue sfumature.
            Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell’egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità”.Anonimo
Concludiamo con questo aforismo sulla vita:
            Per la carezza ad un bambini mentre dorme, per la carezza di una mamma, per la sofferenza dell’amore, per una lacrima, per un sorriso, per un abbraccio, per i sogni che si fanno, per i sogni che si realizzano, per i sogni che mai si realizzeranno, per Dio che ci da la forza attraverso lo Spirito, per tutto questo… la vita è “semplicemente” stupenda!!! 

Nessun commento:

Posta un commento

San Francesco e il Crocefisso di san Damiano

San Francesco e il Crocefisso di san Damiano
Da quanto Francesco ha conosciuto l’amore sconfinato del Cristo Crocifisso tutto si e capovolto nella sua vita, dall’abbraccio al lebbroso al dono totale di se, quanta gioia ha ricolmato nel suo cuore, quanta pace, la libertà che ha trovato nel seguirti, solo in te ha trovato ciò che mai ha sperimentato fin d’ora, nonostante fosse il re delle feste e giullare per ogni persona, ma mai cosi felice da quando ti conosciuto e lo hai conquistato sei entrato in lui hai rotto il muro che lo separava da Te, e la tua Croce che fa sciogliere ogni durezza, basta un piccolo spiraglio che si apre a Te e riesci a conquistare tutta la persona, vedere un uomo appeso a quella croce morto per te e risorto per il tuo amore , perché ti Ama, e ti ama di un amore sconfinato, Francesco chi vuoi seguire il servo o il padrone rispose il padrone, si Signore vogliamo seguire te che sei la pienezza di ogni bene, sulla via della croce , li ci hai insegnato ad amare, anche se non siamo amanti, a donarci senza conoscerci, a perdonare chi non mi perdona, Signore aiutaci ad amare, a seguire la via del Vangelo, la via dell’amore, la via della croce. Aiutaci ad essere autentici e coraggiosi testimoni di Te!

Non Mancate!

Vocazione francescana: La vita di Francesco l'innamorato del Signore!

Vocazione francescana: La vita di Francesco l'innamorato del Signore!
La vocazione alla sequela del Cristo povero e umile, e una scelta ricca di amore, una scelta che ti cambia la vita, è una scelta che ti chiede di perdere tutto ciò che ti appartiene per dedicarsi anima, mente e cuore all'unico e sommo bene, tutto il bene, Cristo Signore che si e fatto uomo per te, Francesco rimase folgorato da quando scopri il Signore da dire questo voglio, questo desidero, questo bramo di fare con tutto il cuore, tutta la mente e tutte le mie capacità di amare, anche tu fratello non avere paura di conoscere chi è Cristo, fatti conquistare dal suo amore,dalla sua bontà dal suo desiderio di averti con lui tutta l'eternità!Tanti di noi desideriamo conoscere chi è Dio, come pregarlo, come amarlo, come colloquiare con Lui, stare con Lui, tutto questo lo condivideremo insieme su questo blog, che sarà aperto a tutti per cercare di capire la nostra vocazione. Se desideri approfondire uno degli argomenti clicca i post a destra e ti collegheranno con siti che ti permettono di approfondire ciò che cerchi. Pace e gioia fr. Luciano
L'itinerario francescano dell'anima, sequela Cristi.
Sui testi di P. Leone Veuthey .
Francescano Conventuale

Itinerario francescano dell'anima

Itinerario francescano dell'anima
"Un itinerario di tale genere deve essere completo: non può accontentarsi di alcune note caratteristiche riconosciute dalla spiritualità francescana, ma deve perseguire e determinare tutto il percorso da seguire" Cioè liberarsi di tutte quelle ideologie, per seguire il Signore bisogna essere liberi e convinti, " la via da seguire deve essere quella praticata da san Francesco! " Non basta solo seguire le biografie o tenersi da quando si dice che ha fatto , ma seguire e imitare la sua vita nella quotidianità di ogni giorno in ascolto alla parola del Vangelo forma e vita dei Frati Minori, "Noi non dobbiamo dimenticare in effetti che la via dell'anima per arrivare a Dio è fondamentalmente la stessa per tutti i cristiani, che la pratica e l'esperienza possono essere in molti punti identici per tutti", Quindi un itinerario cristiano alla sequela di Cristo e per tutti cosi come si può parlare di un itinerario francescano come pure di quello domenicano o benedettino, e ognuno di esse porta a caratterizzare la pratica e l'ascesi verso il sommo Bene, una sequela autentica e veritiera si deve basare mettere nelle mani di Dio tu se stesso senza riserve per se.

Frati Minori Conventuali

Frati Minori Conventuali
L’ Ordine dei Frati Minori Conventuali è l’Ordine religioso fondato da San Francesco d’Assisi col nome di Frati Minori. A questo nome, fin quasi dagli inizi, si aggiunse la qualifica di Conventuali, perciò i membri dell’Ordine si chiamano Frati Minori Conventuali. Fin dalla sua fondazione il nostro Ordine, per volontà del Padre San Francesco, è una vera fraternità; perciò i suoi membri, costituendo come fratelli un’unica famiglia, partecipano alla vita e alle opere della comunità secondo la condizione di ognuno. Tutti hanno uguali diritti e doveri, ad eccezione di quelli che provengono dall’ordine sacro, in quanto il nostro Ordine è inserito dalla Chiesa tra gli istituti clericali. San Francesco volle che i suoi frati si chiamassero Frati Minori, perché “dal loro stesso nome” apprendessero “che erano venuti alla scuola di Cristo umile, per imparare l’umiltà”. I nostri Religiosi sono riuniti in una fraternità conventuale propriamente detta, allo scopo di favorire una maggiore devozione, una vita più ordinata, un ufficio divino più solenne, una migliore formazione dei candidati, lo studio della teologia e le altre opere di apostolato al servizio della Chiesa, e così estendere il regno di Cristo in tutta la terra sotto la guida dell’Immacolata. (cfr. Costituzioni dell’Ordine Tit. I, 1-4)

Chi è Francesco e Chiara di Assisi?

Chi è Francesco e Chiara di Assisi?
Carissimi non è facile parlare di questi due fenomeni, che hanno saputo ribaltare la Chiesa di quel tempo, hanno saputo vivere il Vangelo fino in fondo, sono arrivati fino ad incarnarlo, questi due grandi santi hanno saputo dare una testimonianza eccellente la loro espropiazione dall'uomo vecchio corrotto dal peccato per risplendere come luce nel mondo e ancora oggi fanno ancora rumore, dopo 800 anni di storia sono ancora vivi, non ci scoraggiamo a essere nuove creature testimoni autentici del Padre e della Parola incarnata, coraggio!

Il Desiderio di Francesco

Il Desiderio di Francesco
Francesco da quando il Signore lo ha ricolmato della sua presenza in lui, si totalmente lasciato andare nelle braccia del Signore, e più passavano giorni più sentiva questo desiderio, anche quando si trovo nel buoi totale, mai cessò di cercare il suo Signore, quello che premeva a Francesco era di amarlo in ognuno, in ogni cosa, non guardava chi era e cosa pensava, o cosa diceva, per lui era importante solo amare con il cuore di Cristo, quello che ci richiama a fare a tutti noi amare con il cuore di Cristo!

Respirare Cristo

Respirare Cristo
quante volte vorremo sentire le braccia del Signore che ci stringono forte, mentre invece diciamo che non sentiamo la sua presenza, invece c'è veramente ma noi siamo troppo indaffarati per noi stessi che neppure ci accorgiamo che il Signore ci sta amando in quel momento. Dovremo lasciare più spazio ad ascoltare la voce soave di Gesù che cerca di entrare a far parte della nostra vita, e a colmarci dei suoi doni.

Il desiderio di Chiara

Il desiderio di Chiara
Cosi come Francesco anche Chiara aveva questo grande bisogno di stare con il suo sposo, di uniformarsi a lui, di amarlo in tutti, di sforzarsi di imitarlo con tutto il cuore, tutta la mente e tutte le sue capacità umane, Francesco con la sua testimoniaza e riuscito a far di Chiara la sua pianticella ricca di frutti di santità, lasciamoci anche noi conquistare di questo amore, di questa grazia, di questo dono, lasciamoci amare da Cristo, ma prima dobbiamo amare noi stessi!