Clicca sulle immagini e sui titoletti e verrai collegato per approfondire l'argomento. Pace e bene! fr. Luciano

venerdì 24 dicembre 2010

Un Natale vero!

Un Natale vero!
Eccoci giunti al giorno dei giorni, alla festa delle feste, il Redentore è nato, i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi riprendono a camminare, gli sfiduciati si ricolmano di serenità, è Natale, il Natale del Signore, il Re dei re e nato, apri il cuore alla buona novella, il Verbo sì e fatto carne, si rallegrano i cuori smariti, esultino gli umili, è Natale. Ogni gesto di solidarietà di amore e il Natale che si fa carne, non sprechiamo tempo in cose inutili, non perdiamo l’occassione di essere gioiosi , di vivere il Natale pieno, ricco ma non solo di regali, ma anche di preghiere, che bello sarebbe se pregassimo perchì non crede, perchì e lontano dalla famiglia, perchì soffre, perchì si sente solo, perchi abita nelle tenebre, perchì ha perso la speranza, perchì ha avuto perdite care e non vive la gioia del Natale, perchì ha perso il lavoro, per i giovani, i bambini, per gli sfruttamenti, ingiustizie, noi da soli non c’è la faremo mai a fare tale cosa ma pregare sì perché si possa avere maggior dialogo tra i popoli ma inanzitutto nelle prorpie famiglie, con i propri figli, genitori, colleghi, ma specialmente per chi si gira le spalle, il Natale è perdono, misericordia, giustizia, carità, benevolenza, fraternità, amore, gioia, dialogo, non perdiamo tempo dietro ai consumismi, alle lussurie, ai fatti di sangue, alle discordie, alle lotte, invidie e gelosie, senza dimenticare a chi vive in disagi familiari, il Natale e la risposta di Dio alle nostre speranze, alle nostre attese, senza dimenticare chi per cause naturali vive in alloggi provissori, preghiamo perchì non ha con cui gioire, con cui condividere le gioie e le sofferenze della vita, carissimi fratelli la lista potrebbe continuare all’infinito, ma ci vogliamo fermare qui ricordando anche i tanti religiosi, religiose che nel loro nascontimendo pregano per il mondo, per i consacrati che si donano ogni giorno per la vita altrui, per i sacerdoti che si aggrappano alla croce del Signore, ma in particolare per chi e in discernimento vocazionale, che la nostra preghiera sia luce ai loro passi, che il Signore Gesù nato per noi ci benedica e ci protegga da ogni insidia di male.
Pace e bene
fr. Luciano
ofmconv

sabato 13 novembre 2010

Quanto amiamo il Signore?

Ma io ti amo Signore Gesù?
pubblicata da Luciano Pugliese
Cari amici ho desiderio di condividere questa mia riflessione, sull'amore di Gesù, che diciamo che tanto lo amiamo, tanto lo preghiamo ma poi..... scusate il modo molto crudo di dire alcune cose ma non serve far raggiri con il Signore perchè ci conosce meglio di quanto possiamo pensare, che nessuno se la prende ma che si faccia un pensierino sulla propria condotta di vita. La pace e la gioia del Signore sia sempre nel vostro cuore fr. Luciano

Quante volte mi capita o ci capita di dire che amiamo Il signore con tutta la nostra vita, ma poi sarà vero tutto ciò, io mi vedo nella mia miserevole vita che non e sempre cosi, perchè se sarebbe cosi non farei tante azoni, ma visto che io sono povero e forse neanche so che significa amarti, allora e normale che agisco in questo modo perchè non so più come comportarmi, mi arrampico a tutto, invece di confidare nela tua potenza d'amore, confido nella mia inutile sapienza umana, quant'è difficile amarti, nonostante mi hai fatto conoscere la povertà della mia anima ancora ho il cuore di pietra e ancora non mi arrendo alla mia durezza al mio voler essere migliore degli altri, ma a cosa serve tutto ciò, finchè non riesca ad uscire da questo misero corpo con le sue passioni e poi dico che ti amo, se ti amerei non starei sempre piegato su di me sul mio orgoglio, la superbia, l'essere e ancor di più sentirmi migliore, e non mi vedo che sono nel mare delle tenebre, e non dico ma che sto facendo, dove vado, e ancor peggio non chiedo aiuto perchè sono pieno di me, O Signore allontana da tutto questo, fa che ti ama veramente, non voglio niente, non desidero niente, che siano lontano i meriti e gli onori, che sia l'ultimo e il più disprezzato, che non valgo niente, ma non togliere che ti possa amare veramente, se il mondo non cambia è perchè io non voglio cambiare, se non voglio seguire il tuo ideale perchè mi è scomodo, se ho perso la pace perchè ho voluto mettere in trono il mio essere tutto, Signore ti prego di aiutarmi a liberarmi da tutto questo, ad essere puro, ma che mi importa se sono l'ultimo o il primo, disprezzato o amato, buono o cattivo, ma servono queste cose se poi non conosco neanchè la tua parola, mi allontano da te, ti tengo solo per colpevolizzarti, o come un opzionale, dove sono gli ardori del primo amore di quando mi hai conquistato, allora e vero che mi sono fatto prendere troppo dalle cose mondane e Te Dolce Signore dove ti ho posto, dove sei, O signore perdonami allontana da me il tuo sguardo, finchè io non ritorno allo stato puro a quel primo amore che mi ha conquistato il cuore ed ho detto ecco Signore che io vengo! Aiutami Signore per quando ti sto facendo soffrire.....  

Quando amo il Signore'

Ma io ti amo Signore Gesù?


Pubblicata da fra Luciano Pugliese 
Quante volte mi capita o ci capita di dire che amiamo Il signore con tutta la nostra vita, ma poi sarà vero tutto ciò, io mi vedo nella mia miserevole vita che non e sempre cosi, perchè se sarebbe cosi non farei tante azoni, ma visto che io sono povero e forse neanche so che significa amarti, allora e normale che agisco in questo modo perchè non so più come comportarmi, mi arrampico a tutto, invece di confidare nela tua potenza d'amore, confido nella mia inutile sapienza umana, quant'è difficile amarti, nonostante mi hai fatto conoscere la povertà della mia anima ancora ho il cuore di pietra e ancora non mi arrendo alla mia durezza al mio voler essere migliore degli altri, ma a cosa serve tutto ciò, finchè non riesca ad uscire da questo misero corpo con le sue passioni e poi dico che ti amo, se ti amerei non starei sempre piegato su di me sul mio orgoglio, la superbia, l'essere e ancor di più sentirmi migliore, e non mi vedo che sono nel mare delle tenebre, e non dico ma che sto facendo, dove vado, e ancor peggio non chiedo aiuto perchè sono pieno di me, O Signore allontana da tutto questo, fa che ti ama veramente, non voglio niente, non desidero niente, che siano lontano i meriti e gli onori, che sia l'ultimo e il più disprezzato, che non valgo niente, ma non togliere che ti possa amare veramente, se il mondo non cambia è perchè io non voglio cambiare, se non voglio seguire il tuo ideale perchè mi è scomodo, se ho perso la pace perchè ho voluto mettere in trono il mio essere tutto, Signore ti prego di aiutarmi a liberarmi da tutto questo, ad essere puro, ma che mi importa se sono l'ultimo o il primo, disprezzato o amato, buono o cattivo, ma servono queste cose se poi non conosco neanchè la tua parola, mi allontano da te, ti tengo solo per colpevolizzarti, o come un opzionale, dove sono gli ardori del primo amore di quando mi hai conquistato, allora e vero che mi sono fatto prendere troppo dalle cose mondane e Te Dolce Signore dove ti ho posto, dove sei, O signore perdonami allontana da me il tuo sguardo, finchè io non ritorno allo stato puro a quel primo amore che mi ha conquistato il cuore ed ho detto ecco Signore che io vengo! Aiutami Signore per quando ti sto facendo soffrire.....  
Ma cosa mi ha imparato san Francesco?

giovedì 14 ottobre 2010

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Le Fonti Francescane

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La Vita francescana: Le Fonti Francescane

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lunedì 27 settembre 2010

Saper pregare.

Il Credo della preghiera

Noi crediamo che...
La preghiera non è tutto, ma che tutto deve cominciare dalla preghiera.
La preghiera è la vita stessa di Dio perchè Dio è preghiera, è comunione d’amore.
La preghiera non è qualcosa di facoltativo ma di costitutivo del nostro essere più profondo perchè  creati ad immagine di Dio: essa è la vocazione più profonda dell’uomo.
Pregare è incontrare Dio, è pensare che lui ci ama infinitamente così come siamo, è amarlo.
Gesù ha promesso lo Spirito Santo a coloro che lo chiedono al Padre.
La vocazione dell’uomo è di essere contemplativo per le strade del mondo
La preghiera non ha bisogno di tante parole, perchè l’amore si esprime soprattutto nei fatti.
Si può pregare tacendo, soffrendo, lavorando, ma il silenzio, la sofferenza, il lavoro è preghiera solo se si ama.
Non sapremo mai valutare la validità della nostra preghiera, ma sentiamo di pregare se cresciamo nell’amore, nel distacco dal male e nella fedeltà alla volontà di Dio.
Impara a pregare soprattutto chi impara a tacere davanti a Dio e a resistere al suo silenzio.
Pregare è un dono gratuito di Dio da chiedere tutti i giorni.
Dare il tempo alla preghiera è dare il tempo a Dio e a se stessi.
Amare, pregare, non consiste nel sentire che si ama, ma nel voler amare (P. De Foucauld).
Nella preghiera bisogna perseverare senza vedere e ricominciare sempre, senza scopo, per niente, per Lui, in pura perdita.
Doniamo agli altri solo ciò che riceviamo da Dio.
Chi impara a pregare impara a vivere.

Vocazione francescana: Vocazione francescana: La vita di Francesco l'inna...

Vocazione francescana: Vocazione francescana: La vita di Francesco l'inna...: "Vocazione francescana: La vita di Francesco l'innamorato del Signore!: 'Come sappiamo Francesco e stato un perfetto innamorato del Signore G..."

giovedì 23 settembre 2010

Vocazione francescana: La vita di Francesco l'innamorato del Signore!

Vocazione francescana: La vita di Francesco l'innamorato del Signore!: "Come sappiamo Francesco e stato un perfetto innamorato del Signore Gesù. A chi vuole seguire questo cammino e benedetto dal Signore ed benve..."

La vita di Francesco l'innamorato del Signore!

Come sappiamo Francesco e stato un perfetto innamorato del Signore Gesù. A chi vuole seguire questo cammino e benedetto dal Signore ed benvenuto il questo blog, Francesco e il grande uomo della preghiera fatto in persona, Francesco Vangelo vivente. Non mancate!
Pace e bene! 
Carissimi sono gioiaso di poter condividere con voi questo nuovo blog sulla vita francescana, spero che che condivideremo tante cose ma, specialmente condividere la vita francescana per conoscerla meglio ed amre Frate Francesco con il Cristo povero!

San Francesco e il Crocefisso di san Damiano

San Francesco e il Crocefisso di san Damiano
Da quanto Francesco ha conosciuto l’amore sconfinato del Cristo Crocifisso tutto si e capovolto nella sua vita, dall’abbraccio al lebbroso al dono totale di se, quanta gioia ha ricolmato nel suo cuore, quanta pace, la libertà che ha trovato nel seguirti, solo in te ha trovato ciò che mai ha sperimentato fin d’ora, nonostante fosse il re delle feste e giullare per ogni persona, ma mai cosi felice da quando ti conosciuto e lo hai conquistato sei entrato in lui hai rotto il muro che lo separava da Te, e la tua Croce che fa sciogliere ogni durezza, basta un piccolo spiraglio che si apre a Te e riesci a conquistare tutta la persona, vedere un uomo appeso a quella croce morto per te e risorto per il tuo amore , perché ti Ama, e ti ama di un amore sconfinato, Francesco chi vuoi seguire il servo o il padrone rispose il padrone, si Signore vogliamo seguire te che sei la pienezza di ogni bene, sulla via della croce , li ci hai insegnato ad amare, anche se non siamo amanti, a donarci senza conoscerci, a perdonare chi non mi perdona, Signore aiutaci ad amare, a seguire la via del Vangelo, la via dell’amore, la via della croce. Aiutaci ad essere autentici e coraggiosi testimoni di Te!

Non Mancate!

Vocazione francescana: La vita di Francesco l'innamorato del Signore!

Vocazione francescana: La vita di Francesco l'innamorato del Signore!
La vocazione alla sequela del Cristo povero e umile, e una scelta ricca di amore, una scelta che ti cambia la vita, è una scelta che ti chiede di perdere tutto ciò che ti appartiene per dedicarsi anima, mente e cuore all'unico e sommo bene, tutto il bene, Cristo Signore che si e fatto uomo per te, Francesco rimase folgorato da quando scopri il Signore da dire questo voglio, questo desidero, questo bramo di fare con tutto il cuore, tutta la mente e tutte le mie capacità di amare, anche tu fratello non avere paura di conoscere chi è Cristo, fatti conquistare dal suo amore,dalla sua bontà dal suo desiderio di averti con lui tutta l'eternità!Tanti di noi desideriamo conoscere chi è Dio, come pregarlo, come amarlo, come colloquiare con Lui, stare con Lui, tutto questo lo condivideremo insieme su questo blog, che sarà aperto a tutti per cercare di capire la nostra vocazione. Se desideri approfondire uno degli argomenti clicca i post a destra e ti collegheranno con siti che ti permettono di approfondire ciò che cerchi. Pace e gioia fr. Luciano
L'itinerario francescano dell'anima, sequela Cristi.
Sui testi di P. Leone Veuthey .
Francescano Conventuale

Itinerario francescano dell'anima

Itinerario francescano dell'anima
"Un itinerario di tale genere deve essere completo: non può accontentarsi di alcune note caratteristiche riconosciute dalla spiritualità francescana, ma deve perseguire e determinare tutto il percorso da seguire" Cioè liberarsi di tutte quelle ideologie, per seguire il Signore bisogna essere liberi e convinti, " la via da seguire deve essere quella praticata da san Francesco! " Non basta solo seguire le biografie o tenersi da quando si dice che ha fatto , ma seguire e imitare la sua vita nella quotidianità di ogni giorno in ascolto alla parola del Vangelo forma e vita dei Frati Minori, "Noi non dobbiamo dimenticare in effetti che la via dell'anima per arrivare a Dio è fondamentalmente la stessa per tutti i cristiani, che la pratica e l'esperienza possono essere in molti punti identici per tutti", Quindi un itinerario cristiano alla sequela di Cristo e per tutti cosi come si può parlare di un itinerario francescano come pure di quello domenicano o benedettino, e ognuno di esse porta a caratterizzare la pratica e l'ascesi verso il sommo Bene, una sequela autentica e veritiera si deve basare mettere nelle mani di Dio tu se stesso senza riserve per se.

Frati Minori Conventuali

Frati Minori Conventuali
L’ Ordine dei Frati Minori Conventuali è l’Ordine religioso fondato da San Francesco d’Assisi col nome di Frati Minori. A questo nome, fin quasi dagli inizi, si aggiunse la qualifica di Conventuali, perciò i membri dell’Ordine si chiamano Frati Minori Conventuali. Fin dalla sua fondazione il nostro Ordine, per volontà del Padre San Francesco, è una vera fraternità; perciò i suoi membri, costituendo come fratelli un’unica famiglia, partecipano alla vita e alle opere della comunità secondo la condizione di ognuno. Tutti hanno uguali diritti e doveri, ad eccezione di quelli che provengono dall’ordine sacro, in quanto il nostro Ordine è inserito dalla Chiesa tra gli istituti clericali. San Francesco volle che i suoi frati si chiamassero Frati Minori, perché “dal loro stesso nome” apprendessero “che erano venuti alla scuola di Cristo umile, per imparare l’umiltà”. I nostri Religiosi sono riuniti in una fraternità conventuale propriamente detta, allo scopo di favorire una maggiore devozione, una vita più ordinata, un ufficio divino più solenne, una migliore formazione dei candidati, lo studio della teologia e le altre opere di apostolato al servizio della Chiesa, e così estendere il regno di Cristo in tutta la terra sotto la guida dell’Immacolata. (cfr. Costituzioni dell’Ordine Tit. I, 1-4)

Chi è Francesco e Chiara di Assisi?

Chi è Francesco e Chiara di Assisi?
Carissimi non è facile parlare di questi due fenomeni, che hanno saputo ribaltare la Chiesa di quel tempo, hanno saputo vivere il Vangelo fino in fondo, sono arrivati fino ad incarnarlo, questi due grandi santi hanno saputo dare una testimonianza eccellente la loro espropiazione dall'uomo vecchio corrotto dal peccato per risplendere come luce nel mondo e ancora oggi fanno ancora rumore, dopo 800 anni di storia sono ancora vivi, non ci scoraggiamo a essere nuove creature testimoni autentici del Padre e della Parola incarnata, coraggio!

Il Desiderio di Francesco

Il Desiderio di Francesco
Francesco da quando il Signore lo ha ricolmato della sua presenza in lui, si totalmente lasciato andare nelle braccia del Signore, e più passavano giorni più sentiva questo desiderio, anche quando si trovo nel buoi totale, mai cessò di cercare il suo Signore, quello che premeva a Francesco era di amarlo in ognuno, in ogni cosa, non guardava chi era e cosa pensava, o cosa diceva, per lui era importante solo amare con il cuore di Cristo, quello che ci richiama a fare a tutti noi amare con il cuore di Cristo!

Respirare Cristo

Respirare Cristo
quante volte vorremo sentire le braccia del Signore che ci stringono forte, mentre invece diciamo che non sentiamo la sua presenza, invece c'è veramente ma noi siamo troppo indaffarati per noi stessi che neppure ci accorgiamo che il Signore ci sta amando in quel momento. Dovremo lasciare più spazio ad ascoltare la voce soave di Gesù che cerca di entrare a far parte della nostra vita, e a colmarci dei suoi doni.

Il desiderio di Chiara

Il desiderio di Chiara
Cosi come Francesco anche Chiara aveva questo grande bisogno di stare con il suo sposo, di uniformarsi a lui, di amarlo in tutti, di sforzarsi di imitarlo con tutto il cuore, tutta la mente e tutte le sue capacità umane, Francesco con la sua testimoniaza e riuscito a far di Chiara la sua pianticella ricca di frutti di santità, lasciamoci anche noi conquistare di questo amore, di questa grazia, di questo dono, lasciamoci amare da Cristo, ma prima dobbiamo amare noi stessi!