Il discorso sulla carità e un discorso sempre aperto, ed attuale, si cerca di esortare con insistenza l’assemblea, e ne si sottolinea l’essenzialità da affermare, che non ci si può essere cristani autentici se non si vive la carità, né testimoniare nessun apostolato ecclesiale, senza una vita caritatevole.
Sembra che la carità si conosca così bene, ma sfugge l’essenziale, lo specifico della carità nella sua rivelazione e nella sua teologia, si possiede una ideea vaga, considerata solo come fosse un’atto o un dovere da fare, una elemosina ad esempio, o compresa molto spesso come volantariato, e amirevole che si “faccia la carità”, in tanti si sforzano, a volte sacrificano il loro tempo per gli altri e questo e lodevole, ma raramente si parla della pastorale della carità, cioè un progetto e impegno comunitario che partendo dai bisogni presenti si sviluppi in un impegno di diaconia, un impegno che trasformi le comunità dei credenti in una comuntià di testimoni di carità vissuta ed testimoniata, capace di assumersi i bignosi delle gioie e delle soffernze degli uomini di oggi.
Non sempre e non dappertutto si riesce a capire che la carità non è un optional ma l'essenza stessa della Chiesa in quanto è sul terreno della testimonianza e del servizio che si manifesta in una comunità cristiana e si misura la sua autenticità e credibilità di Chiesa; Il Concilio in vari documenti afferma che il primo dovere per la vita del mondo è l'impegno di tutta la propria persona, ossia la carità che costituisce l'anima di tutte le altre opere.
Quando si parla di “Caritas” si parla di comunità di testimoni, infatti la caritas nasce quale espressione di una comunità cristiana che trova significato, vita e armonia nell’eucarestia domenicale e da qui che si ricarica e si parte per svilluparsi e attuarsi nelle varie esigenze, ed e da qui che si fa la storia e comunione delle gioie e delle sofferenze degli uomini, che sono pure le gioie e le sofferenze dei discepoli, le paure e le angoscie. « Fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi » (Lc 6, 35). La carità non è un dare per avere, ma un dare senza calcolo e interesse, che si ritiene sommamente ripagato dall'onore di poter servire e amare Dio nel prossimo.
Concludiamo con un pensiero spirituale di un gesuità Francesco Bersini che dice: “la carità è più grande del dono di risuscitare i morti. Neppure il martirio ti può essere utile senza la carità… la carità non entra in un cuore senza portare con sé il corteggio delle altre virtù… la carità è la sapienza che non si apprende dai libri…. La carità ti fa accettare gli altri come sono, anche con i loro diffetti.
ref="http://http//langolodellapreghieradelfrate.blogspot.com/">Tutti possiamo essere santi e far santi, ciò che interessa e farsi spogliare dalla Parola di Dio, mettersi in confronto con ciò ch ci insegna la Sacra Scrittura, l'esempio di tanti santi, la testimonianza di uomini e donne che hanno saputo sacrificare la loro vita per il bene degli altri.
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