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Poniamoci qualche domanda : abbiamo cercato il Regno di Dio? Cerchiamo ogni giorno il Regno di Dio? E dove si trova questo Luogo? E quando verrà il Regno di Dio?
Anche questa è una domanda che si sente spesso tra coloro che pregano.
Ci risponde Gesù:“Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!». (Luca 17,20-21)
Non dobbiamo perderci e distrarci in molte cose, dobbiamo fare bene attenzione a dirigere sempre LA NOSTRA VOLONTA’ nella direzione giusta, e la direzione giusta è una sola: DIO.
E’ necessario renderci conto che abbiamo bisogno di Dio e per quanto Lui ci sia Presente dobbiamo cercarlo con impegno e perseveranza.
IL MEZZO PRIVILEGIATO PER AVVICINARCI A LUI È LA PREGHIERA.
“A pregare si impara pregando” e non basta il nostro impegno ma è necessario il concorso di Dio stesso che risponde sempre. E’ quindi una relazione da Persona a persona.
La preghiera è veramente preghiera se opera in noi dei cambiamenti, ciò che comunemente si dice “conversione”.
Nel cammino di preghiera abbiamo la santa Chiesa come maestra e soprattutto lo Spirito Santo come Maestro interiore. Invochiamolo!
Impariamo a mendicare tutto presso il Signore per accrescere la nostra consapevolezza, la nostra fede e, di conseguenza, la nostra pace interiore. Egli è immensamente generoso verso coloro che lo invocano. (Romani 10.12) E da Lui riceviamo la vita e ogni cosa necessaria per vivere, cioè tutto ciò che è buono.
Possiamo, e dovremmo essere mendicanti anche nella preghiera, perché è molto conveniente per noi. Gesù ci dice che la bocca parla dalla pienezza del cuore (Matteo 12,34) e quindi siamo certi che la Parola di Dio proviene dal Cuore di Dio. Quando noi preghiamo con la Parola ci sintonizziamo con la Santissima Trinità: penetriamo nel Cuore del Padre, in unione con il Figlio, per mezzo dello Spirito Santo.
Finché vostra madre, vostro padre, vostra sorella, vostro fratello, vostra moglie vi scrivono, è facile. Esiste un modo con il quale potete ricevere delle lettere dai vostri parenti. Il vostro errore consiste nel fatto che finché siete in questo mondo, non vi piace scrivere spesso delle lettere ai vostri parenti. Siete tirchi. Siete così occupati, che non vi rimane del tempo. Anche quando dovete scrivere lettere per l’altro mondo vi scusate di non avere tempo. Alcuni dicono: “Non ho tempo, non mi rimangono neanche cinque minuti liberi per pregare Dio”. Un altro, invece, che non aveva tempo per pregare, mentre lo portavano al commissariato di polizia, pregava tutto il tempo. Allora trovò un po’ di tempo per pregare.
PREGARE SIGNIFICA IMPARARE A PARLARE. Bisogna parlare. Oggi noi soffriamo perché non abbiamo imparato la lingua celeste, la lingua Divina. Non è solo sufficiente che l’uomo preghi, la preghiera deve rappresentare un’espressione in cui partecipa tutto lo spirito umano, tutta la sua anima, tutta la mente umana e tutto il suo cuore.
Nella richiesta rivolta a Dio, l’uomo deve porre solo un senso. Quando preghi, dì: “Signore Iddio, sia fatta la Tua volontà! Accetterò volentieri tutto ciò che viene dalla Tua mano e compierò la Tua volontà senza alcuna infrazione alla Tua legge”.
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